Durante gli anni 2000/2008, il disegno della carrozzeria delle macchine della Formula 1, ha avuto una significativa evoluzione, con molte case automobilistiche che hanno adottato delle soluzioni estremamente complesse e aerodinamiche. La relativa stabilità esistente in questi anni nel campo dei regolamenti tecnici sportivi, ha spinto i teams alla ricerca continua di un aumento (anche marginale) delle prestazioni, in modo di assicurarsi un vantaggio con la concorrenza. Nel 2009 ci sono stati dei cambiamenti radicali delle regole che hanno avuto il risultato di spingere progettisti e disegnatori nel produrre delle macchine con linee sempre più lineari e lisce. Modellare le monoposto progettate durante il periodo 2007/2008 è diventato perciò una sfida unica, data la moltitudine di componenti aerodinamiche da assemblare.
Mentre la Sezione 2 di questo manuale ha fornito una descrizione dettagliata delle principali tecniche da seguire per assemblare un kit di un modello in scala 1/43, questa sezione si concentrerà maggiormente su quelle aree che sono specifiche del disegno moderno delle macchine di Formula 1 partecipanti ai Gran Premi. Il kit evidenzierà le tecniche che possano assicurare un accurata replica di questi nuovi complicati disegni.
Per questa sezione è stata scelto un kit Silver Line della McLaren MP 4/23. I prodotti distribuiti dalla Tameo Kits possono essere ordinati (come indicato nella Sezione 1.2) direttamente presso qualsiasi rivenditore Tameo Kits . Il modello SLK 062 è un kit della Silver Line molto recente, che replica la monoposto MP4/23 che partecipò al Gran Premio di Monaco del 2008. La vittoria di Lewis Hamilton in quel Gran Premio rappresentò un passo molto importante verso la vittoria del Campionato Mondiale conduttori F1 per l’anno 2008. Questo modello è stato scelto perché è un progetto di assemblaggio di un kit più complesso di quello della F1/89, e permette la dimostrazione di ulteriori tecniche di modellismo:
– Assemblaggio di una gamma completa di componenti aerodinamici
– Alcune mascherine per la verniciatura a colori della carrozzeria
– Uso di un aerografo ad aria compressa per la verniciatura della parti
– Superfici di fibra di carbonio
Il Kit SLK 062 è un tipico esempio dei più recenti Tameo Kits/Silver Line Kits. Per replicare sia i componenti più importanti sia quelli più dettagliati con curve complesse (multi dimensionali), viene usata la fusione in metallo bianco. Nel caso di componenti come le ruote, i mozzi, ecc. vengono usate parti tornite, mentre per la replica di parti uniformi e sottili viene usato il processo della fotoincisione. Nel kit sono inclusi il manuale delle istruzioni ed una seria di decals e di fotografie del modello originale. La foto sotto, che illustra tutti i componenti separati, indica chiaramente la complessità del disegno e della produzione di queste macchine.
Le caratteristiche del disegno della monoposto originale che partecipò al Gran Premio di Monaco, così speciali e uniche, sono riprodotte fedelmente con componenti prodotti in metallo a fusione o con il processo in fotoincisione. Le più importanti e degne di nota di queste caratteristiche, sono non solo i battistrada delle gomme per il bagnato, da usare durante le condizioni climatiche di pioggia durante il Gran Premio, ma anche le varie parti aerodinamiche e gli alettoni speciali usati in questa occasione.
I componenti principali sono stati preparati in modo tale da poter essere usati per controllare le misure totali del modello, di permettere al modellista di acquisire familiarità nell’assemblare le varie parti e di poter pianificare tutte le operazioni di assemblaggio e verniciatura.
L’operazione di assemblaggio dei componenti della monoscocca inferiore e della parte superiore della carrozzeria è una chiara dimostrazione di come sia possibile produrre dei componenti quasi perfetti, usando le tecniche più moderne, di disegno e di fusione.
I due componenti si accoppiano perfettamente, rendendo in questo modo molto più facili e veloci i processi di stuccatura delle linee di unione e di
verniciatura. La stessa qualità di rifinitura è evidente anche con gli altri componenti aerodinamici del modello.
La presa aria motore del modello MP4/23 viene stampata in fusione lasciando una fessura abbastanza ampia nell’apertura presa d’aria. Verniciare questa nicchia con una vernice nera, darà una convincente impressione di profondità al componente stesso.
A questo punto è necessario, seguendo le tecniche indicate nella Sezione 2.5, procedere alla apertura della presa aria. Con il modello MP4/23
la presa aria e la parte superiore del motore, vengono fornite come parti separate, rendendo perciò più facile aprire le varie sezioni, prima di incollarle alla scocca. Prima di aprire completamente la nicchia, gli angoli laterali dell’apertura stessa devono venire perforati usando una lima ed un coltello. Benché non sia visibile nella foto a lato, un foro viene effettuato al centro del componente stesso. Ciò serve a dare più spazio per effettuare l’operazione di limatura e levigatura all’interno della presa aria stessa.
Nella parte posteriore della MP4/23, un numero di parti aerodinamiche in fibra di carbonio presentano delle estremità e degli angoli molto sottili. Tutti questi componenti sono riprodotti molto fedelmente nel kit della Silver Line e alla luce delle limitazioni imposte dal processo di fabbricazione e del trasporto, vengono prodotti nel modo più sottile e leggero possibile. La foto a lato illustra la parte posteriore della scocca, come fornita nel kit.
Usando gli attrezzi e le tecniche applicate alla Sezione 2.5., tutte queste varie parti aerodinamiche vengono levigate e lucidate. E’ molto importante fare molta attenzione durante l’uso di una lima a grano grosso e carta vetrata, che le parti circostanti il componente su cui si lavora, non vengano danneggiate. A seconda del grado di conoscenza e famigliarità con l’attrezzo, è possibile l’uso di un Dremel attrezzo a motore, che può essere usato per velocizzare l’operazione di assottigliamento iniziale del componente. Dopo 30 minuti circa di levigatura e lucidatura, i componenti saranno adeguamenti assottigliati e lucidi.
Come tutte le monoposto da competizione disegnate nel 2008, anche la McLaren ha dei piccoli alettoni piegati verso l’alto e posizionati sui lati della carrozzeria che copre il motore. Nei kit della Silver Line questi alettoni sono riprodotti in metallo fuso, con dei supporti prodotti seguendo il metodo di fotoincisione. Prima di fissare gli alettoni ai loro supporti, è necessario usare un attrezzo a punta per incisioni, con il quale si deve effettuare un taglio che separi l’alettone dal suo piano di supporto. A questo punto bisogna levigare e lucidare le estremità sino a che le parti siano pronte per l’applicazione della vernice di fondo. Questa modifica rappresenta un gran lavoro per ottenere un così minimo miglioramento, ma è allo stesso tempo, un esperimento operativo molto importante.
Durante il Gran Premio di Monaco, la monoposto MP4/23 gareggiò con il camino di sinistra aperto e con quello di destra completamente chiuso.
Nel kit della Silver Line, la parte superiore del camino di destra viene prodotto con una fessura, la quale, dopo che l’assemblaggio della carrozzeria
è terminato, viene verniciata con vernice nera, nella sua parte inferiore. Per dare al tutto una impressione più grande di profondità, la nicchia può essere aperta ancora di più. Inizialmente, un certo numero di piccoli fori vengono effettuati sulla superficie del componente, come si può vedere nella foto a lato.
Usando gli utensili, e le stesse tecniche che vengono usate per produrre una apertura nella presa aria, la parte di metallo che unisce i fori deve essere progressivamente rimossa. Un utensile a punta e una lametta possono essere usate per ottenere una lunga e sottile apertura (come si vede nella foto). Quando il metallo è stato rimosso, le parti laterali dell’apertura devono essere levigate e lucidate mediante l’uso di una paglietta d’acciaio.
Ambedue gli elementi degli alettoni anteriori e posteriori sono stampati e fusi come un gruppo unico. Le estremità degli elementi devono essere definiti molto chiaramente, e per ottenere un risultato ancora migliore i modellisti possono scegliere di tracciare o tagliare gli incavi ancora più profondamente. Per quello che riguarda gli alettoni posteriori, questi incavi sono stati tagliati fino a separarsi completamente (come si potrà constatare più avanti, nella sezione 3.9).
Un’altra caratteristica veramente unica delle monoposto dei più recenti Gran Premi è il piccolo elemento di unione che fa parte della struttura degli alettoni anteriori. Il disegno della McLaren include un elemento singolo che passa sopra il musetto del cofano e viene fissato sui due lati dei loro supporti anteriori.
Usando le tecniche descritte nella precedente Sezione 3.2, l’alettone di unione deve essere assottigliato sino a raggiungere lo spessore desiderato. Un’altra caratteristica del disegno della McLaren è l’apertura applicata sulle due parti laterali dell’ ”alettone” principale. Se si desidera, questa è un’altra parte in cui le incisioni dei dettagli del kit possano essere accentuate su ambedue i lati, sino a che gli elementi non si separino.
Mentre le monoposto moderne hanno delle caratteristiche e colori molto audaci nel loro aspetto e stile esteriore, molte altre parti della macchina hanno una finitura di fibra di carbonio molto cruda e basilare. Riuscire a replicare con un kit questa trama intrecciata così fine e sottile è una sfida veramente interessante per i nostri modellisti. Queste parti possono essere naturalmente verniciate con una vernice semi gloss (o di un colore grigio scuro o totalmente nero), ma l’applicazione di decalcomanie di fibra di carbonio è sempre la soluzione migliore; ciò se si riesce a trovare una trama con un intreccio così delicato. I kits della Tameo includono delle decalcomanie in fibra di carbonio che servono per molti componenti della macchina (supporti delle sospensioni e degli alettoni, ecc.) e queste (dettagliate precedentemente) rappresentano veramente una grande soluzioneper questi componenti.
Dato che non è una cosa praticabile includere nel kit tutte decalcomanie in fibra di carbonio che servono per tutte le rilevanti parti della macchina, i modellisti, devono decidere come debbano venire preparate le parti che rimangono. Ovviamente la soluzione più facile è quella di spruzzare della vernice semi lucida nera. Se però si vogliono applicare delle decalcomanie, il passo più importante da percorrere è quello di preparare una trama molto accurata sulla parte da coprire. Prima di iniziare è necessario coprire il modello con delle mascherine adesive e rifilarlo alla misura necessaria, usando o delle forbici o una lama molto affilata. Le decalcomanie in fibra di carbonio dal migliore aspetto, sono quelle che vengono applicate sul modello nel modo più accurato. E’ estremamente importante che qualsiasi giuntura della trama segua perfettamente quella del modello.
La mascherina adesiva deve essere posizionata esattamente sulla decalcomania e ritagliata seguendo perfettamente le linee del disegno. Ricordatevi di rivoltare il disegno (incollando la mascherina sul lato inverso della decalcomania) in modo che sia applicato sul lato opposto del modello.
Un ulteriore suggerimento da usare è che, se un disegno particolare risulta essere troppo brillante per il modello, questo può essere spruzzato usando il prodotto ‘fumo’ pulito (TS71) che oscurerà la brillantezza del colore. La decalcomania che indichiamo a lato, è Giapponese prodotto da una Società chiamata Modellers. Sfortunatamente questa Società non è più operativa; esistono però varie altre Società che offrono delle trame poco o molto delicate. Consultate il vostro distributore della Tameo più vicino, che vi indicherà la Società da contattare. Molti dei kits della Tameo includono un secondo gruppo di decalcomanie; ciò darà ai modellisti la possibilità di ottenere, abbastanza velocemente, una collezione di decalcomanie di ricambio.
Una ulteriore considerazione da fare prima di iniziare l’assemblaggio del modello, è il decidere quali e quante parti sia necessario assemblare in vari gruppi di assemblaggio prima di iniziare l’operazione di verniciatura. Per rendere più semplice questa operazione, è preferibile tenere le varie parti separate e assemblare solo quelle parti che richiedono una operazione di limatura, levigatura e lucidatura prima della verniciatura. Per questo modello della McLaren, i supporti degli alettoni anteriori, la presa aria, i camini e supporti inferiori degli alettoni posteriori devono essere preparati
per l’operazione indicata qui sopra. Data la loro delicata superficie cromata, e per minimizzare il maneggio, anche altre parti come gli specchietti retrovisori e i supporti degli alettoni posteriori devono essere preparati separatamente. Queste parti sono indicate nella fotografia a lato, prima di essere assemblate. E’ interessante notare che l’alettone posteriore è stato assemblato, come indicato nella sezione 2.6.usando un calibro.
La foto sotto visualizza il modello McLaren, con tutti i componenti assemblati e pronti per l’operazione di verniciatura. Dato che le superfici cromate evidenzierebbero chiaramente qualsiasi imperfezione, è stato necessario procedere molto lentamente per assicurarsi che la presa aria, i camini e i supporti per gli alettoni fossero assemblati molto accuratamente.
Gli altri componenti che devono essere verniciati con la vernice al cromo, sono tenuti separati e montati su un loro supporto (albero) di plastica, pronti per la operazione di verniciatura.
Per quello che riguarda l’assemblaggio del diffusore situato sulla parte posteriore della macchina, si possono usare delle tecniche simili a quelle indicate nella sezione 3.2. Questo componente in metallo fuso è accuratamente rappresentato in questo kit, e cattura la complessità del disegno di tutta questa sezione posteriore della macchina.
Questo è veramente un sistema complesso di scanalature e tracciature varie, cadauna prodotta in fibra di carbonio e con delle sottili caratteristiche di sezioni trasversali. Benché questa sezione della machina venga alla fine verniciata con vernice nera e sia parzialmente fuori dalla vista, migliorarlo ulteriormente, può dare molta soddisfazione al modellista e renderà veramente unico il vostro modello. La fotografia a lato indica il processo riguardante l’operazione di rifilatura del metallo, mediante l’uso di una lama. Quando le estremità sono rifilate, è necessario innanzitutto, limare e levigare le estremità, dopodiché si dovrà dare al componente stesso, una lucidatura finale usando una paglietta di ferro.
La fotografia sotto illustra la parte destra prima dell’operazione, e la parte sinistra del diffusore già levigata e lucidata. Ovviamente il metallo bianco non può essere fuso in modo sottile come la parte finita (di sinistra), ma con un ulteriore perfezionamento della fusione, inclusi nel kit del modello “Renault R28”, vengono forniti da parte della Silver Line, dei particolari più sottili.
Un certo numero di altre parti, possono essere completate parallelamente ad altri componenti della carrozzeria. Uno dei componenti più grandi è il sedile del pilota. Tutte le fasi di assemblaggio sono spiegate nella Sezione 2.7, ma per riassumere, quando si è soddisfatti con le prove di fissaggio delle varie parti all’interno della carrozzeria, le cinture prodotte con il sistema di fotoincisione possono essere curvate in modo da seguire la forma esatta del sedile. Il sedile e le cinture vengono posizionate e verniciate con vernice lucida nera. Prima che il sedile e le cinture vengano susseguentemente verniciate con una vernice semi lucida chiara, è necessario applicare sulle stesse, le decalcomanie. Le fibbie devono essere verniciate con il prodotto in colore grigio piombo Tamiya X10, dopodiché si può procedere a incollare le cinture al sedile.
Il volante sarà preparato nello stesso modo del sedile; verniciato con vernice nera lucida, coperto dalle decalcomanie e spruzzato con il prodotto semi-lucido chiaro. La parte che delimita la posizione per le mani sul volante, viene verniciata a pennello con vernice a smalto.
Le ruote della McLaren, sono realizzate con cerchioni di metallo torniti con i raggi stampati in fotoincisione e con delle gomme da pioggia
tampografate. Anche in questo caso, le varie fasi di assemblaggio sono quelle indicate alla Sezione 2.8. Per dare un aspetto visivo ancora più realistico, le ruote si possono verniciare con il prodotto nero metallico Tamiya TS40; questa operazione deve essere effettuata, prima di applicare le decalcomanie e la vernice semi-lucida chiara. Nella foto a lato si possono vedere i cerchioni e le gomme finite.
Dopo aver limato e levigato il diffusore seguendo le indicazioni della Sezione 3.5, un piccolo bullone viene incollato al centro del fondo di scocca, così da permettere l’unione del modello ad una base, nel caso un cui si voglia esibire il modello. Il fondo deve essere prima di tutto spalmato con una prima mano di vernice e verniciato di nero, dopodiché possono essere applicate le decalcomanie, come indicato nella Sezione 3.3. Per la rifinitura, passare una mano finale di vernice semi-lucida chiara.
Le parti che compongono il sistema di sospensioni sono principalmente prodotte in fibra di carbonio e hanno un profilo molto più aerodinamico dei precedenti modelli. I componenti delle sospensioni del modello MP4/23 continuano ad essere prodotte quasi tutte in metallo con il metodo in
fotoincisione; nel caso del braccio trasversale superiore anteriore, questo viene prodotto in metallo fuso, per permettere che il profilo dei supporti sia
rappresentato più accuratamente. Tutti i supporti delle sospensioni devono essere o limati o levigati, in modo da dare loro, come indicato alla sezione 2.9, un leggero profilo arrotondato e affilato alle estremità posteriori. Tutti i vari elementi, prima della operazione di verniciatura, devono essere inseriti come test nella macchina; ciò, per assicurarsi che si adattino perfettamente nella loro posizione. Se un componente deve essere curvato o piegato (come nel caso della forcella inferiore), ciò deve essere effettuato seguendo la linea di piegatura foto incisa, che si trova all’interno della parte curvata.
Le decalcomanie in fibra di carbonio fornite in questo kit sono più leggere di quelle fornite con altri kit, creando in questo modo un contrasto molto più intenso nel disegno della trama. In base a preferenze personali, si può spruzzare sulle decalcomanie un leggero strato di vernice tipo “fumo” (grigio chiaro) che può oscurare il componente e rendere il contrasto meno intenso. Sia nel caso che questa operazione venga eseguita o no, le parti devono essere spruzzate definitivamente con della vernice chiara semi-lucida e messe da parte.
Seguendo le tecniche indicate nella Sezione 2.14, il fondo scocca deve essere spruzzato con una prima mano di base di vernice metallizzata e poi da
un’altra mano di vernice grigia. Qualsiasi problema si possa presentare sulla superficie questo può essere regolato mediante l’uso di un “Filler” (riempitivo) bianco o con il prodotto per la superfici Tamiya. Quando tutta la superficie è essiccata, è necessario levigarla usando un foglio di carta vetrata n°600. A questo punto bisogna dare una ultima strofinata alla superficie, usando della paglietta di ferro per preparare la superficie prima della applicazione dell’ultima mano di fondo. E’ molto importante che, durante tutto questo processo, non si levighino troppo in profondità i dettagli in rilievo. Piegare a metà i fogli di carta vetrata, attorcigliarli intorno ad un manico di pennello rotondo o attaccarli ad una targhetta di plastica con
un nastro biadesivo, può aiutare il modellista a raggiungere quelle parti del componente, più difficili da raggiungere in modo normale.
La fotografia sotto indica il modello dopo che la prima mano di fondo è stata spruzzata. A questo punto è importante effettuare una accurata ispezione completa della carrozzeria per assicurarsi che tutte le giunture siano riempite e che la superficie sia levigata e lucida. Qualsiasi imperfezione sarà chiaramente visibile sotto la vernice cromata.
Nonostante esistano molte variazioni relative alla vernice da usare con la McLaren (Alclad II, Zero Chrome, Motochrome, ecc.) tutte richiedono un aerografo ad aria per la loro applicazione. Dato che nella maggiore parte dei locali non esiste spazio sufficiente per immagazzinare l’aerografo assemblato, è consigliabile riporre i vari componenti dello stesso in una scatola, e assemblarli quando è necessario. Le scatole di cartone normalmente usate come copertura durante l’uso dello spruzzatore, devono essere normalmente situate vicino ad una porta, dove può esserci poca corrente d’aria; è importante però che quella che è presente vada in una direzione che attiri i fumi della vernice nella stessa direzione della porta aperta (a volte è necessario attendere delle settimane perché ci siano le corrette condizioni ambientali). I vari elementi e le loro posizioni sono chiaramente visibili nella foto sotto.
L’operazione di spruzzatura della vernice è abbastanza semplice. Molte delle vernici colorate fornite per lo spruzzatore ad aria, vengono già diluite in precedenza, ma condurre alcuni esperimenti può servire a giudicare quale sia la miscela corretta per lo spruzzatore che si vuole usare. Ricordatevi di mantenere il getto di spruzzo sempre molto leggero e di controllare frequentemente la superficie spruzzata. Dato che la spruzzatura a “doppia azione” permette il controllo del getto dello spruzzo da effettuare, il modello può essere verniciato tenendo lo spruzzatore molto vicino alla superficie stessa. In questo modo lo spruzzo può essere diretto anche nei recessi più difficili da raggiungere.Una volta raggiunto un risultato soddisfacente, un prodotto diluente o uno per la pulizia dello spruzzatore viene immesso nello spruzzatore in modo da ripulirlo accuratamenteda qualsiasi residuo di vernice.
La vernice a cromo “prismatica” richiede la spruzzatura di una mano di fondo di una vernice nera extra lucida. La confezione ‘Zero Paint’ usata per questa operazione contiene una vernice nera per la mano di fondo e una chiara come mano finale di copertura.L’insieme di queste due vernici producono l’effetto desiderato.
La finitura al colore cromo argentato della McLaren rappresenta uno dei colori più difficili da replicare in miniatura. Molte delle vernici a cromo (AlClad II e simili) sono molto leggere e facilmente danneggiabili da ulteriore verniciature (inclusa quella finale con vernice chiara), la applicazione delle decalcomanie o l’uso di nastri per la mascheratura adesivi. Benché la tonalità di questo colore sia leggermente troppo chiara per il modello McLaren MP4/23, il prodotto Zero Paint McLaren Cromo venne usato in questo caso; la ragione è perché è un prodotto abbastanza resistente tanto alla operazione di verniciatura finale quanto al maneggio del componente stesso. Da due o tre leggere mani di vernice dovrebbero garantire l’effetto desiderato. Per quei modellisti che non possiedono uno spruzzatore ad aria, una alternativa accettabile è il prodotto Tamiya TS83 L’unico problema è che questo tipo di vernice non s ipuò ricoprire con la vernice trasparente.
La rifinitura completa con vernice al cromo è abbastanza simile al modello originale MP4/23. Una leggera mano di vernice trasparente viene spruzzata in modo da mascherare la sezione di colore rosso situata sulla estremità superiore della carrozzeria della macchina.
Per completare lo schema dei colori della McLaren è necessario verniciare con vernice rossa per la sua lunghezza, la sottile striscia che ricopre la estremità superiore della sezione di copertura del motore. Fortunatamente il kit fornisce una decalcomania di colore nero della linea di demarcazione è ciò è molto utile per poter ritagliare in modo esatto la mascherina adesiva nella sua forma desiderata. Il foglio di decalcomanie viene ritagliato nel centro della sezione di carta che rappresenta la forma della sezione in rosso. La parte che rimane del nastro adesivo viene eliminata. Questa parte del nastro è della forma delle parti argentate delle estremità e può venire attaccato direttamente sul modello. Con le estremità così rifinite si può procedere a mascherare il resto della carrozzeria.
Una leggera prima mano di fondo bianco viene spruzzata sul modello; ciò serve a neutralizzare il colore argentato prima di applicare due mani leggere di vernice fluorescente rossa. La mascherina può, non essere completamente pulita, ma questo non è un problema dato che la linea di demarcazione viene coperta da una decalcomania nera. Una vernice lucida chiara viene spruzzata su tutta la parte verniciata con colore rosso, che
viene poi levigata in modo da aiutare l’unione fra i colori argento e rosso.
Come descritto nella Sezione 3.2, per intensificare la profondità della incisone che separa gli elementi degli alettoni, si può ricorrere all’uso di un utensile a punta per la tracciatura. Per dimostrare le possibilità di approfondire e migliorare i vari dettagli degli elementi posteriori, questi, in questo modello, vengono separati. Ciò è stato ottenuto approfondendo l’incisione sino a che le parti non si separino. In seguito, un sottile foglio di carta vetrata viene inserito tra le parti, procedendo in questo modo a levigarle così da eliminare qualsiasi rimanenza di materiale esistente sulla parte stessa. Questa operazione è stata molto lunga, ma il risultato è veramente soddisfacente. Dopo aver ottenuto questo risultato è necessario provare se il tutto si assembla correttamente. Ciò viene fatto inserendo gli elementi degli alettoni tra i loro supporti; è consigliabile lasciare un leggero gioco tra le parti, in modo che dopo l’operazione di verniciatura e l’applicazione delle decalcomanie, questi possano adattarsi perfettamente durante l’operazione dell’assemblaggio finale.
Gli alettoni posteriori vengono prima verniciati separatamente con una vernice fluorescente rossa, dopodiché, vengono applicate le decalcomanie ed il tutto viene rifinito con una vernice trasparente. La decalcomania nera per le estremità degli alettoni viene ritagliata in tre parti, così da poterla inserire tra gli alettoni stessi. Le incisioni di separazione devono essere verniciate a mano seguendo le relative istruzioni. Una volta eseguita l’operazione di verniciatura degli alettoni, questi possono essere assemblati delicatamente tra i supporti; per rendere l’operazione più semplice e corretta, può darsi che si debba ripetere ulteriormente l’operazione di levigatura. Quando il tutto è sistemato nella posizione corretta, può essere utile aggiungere sulla parte inferiore delle giunture, un filo di supercolla.
A questo punto, per coprire i dettagli di varie parti, e seguendo le tecniche descritte alla Sezione 3.3, si possono usare le decalcomanie in fibra di carbonio che ci sono rimaste. Un gruppo di queste parti sono indicate nella foto a lato. Secondo le preferenze però è anche possibile, seguendo le istruzioni, ottenere gli stessi risultati verniciando le parti con una vernice nera semi-lucida.
In combinazione con il loro disegno particolarmente scultoreo, l’aspetto unico, pittoresco e brillante, risulta essere una parte significativa e importante dell’attrazione che le macchine da corsa hanno per modellisti. Come viene dimostrato alla Sezione 2, le monoposto delle Ferrari
partecipanti ai Gran Premi sono tipicamente molto semplici da decorare, ma la maggioranza delle altre squadre, presentano sulle loro macchine degli schemi complicati e multicolori. La MP4/23 è in gran parte verniciata con una vernice colore cromo, ma include grandi sezioni della macchina in colore rosso usate per sponsorizzare la “Vodafone”, e delle ruote di demarcazione in nero che dividono le parti in argento da quelle in rosso. Posizionare perfettamente queste decalcomanie è un lavoro molto lento e delicato, ma è quasi certamente quello che dà al modellista la più grande soddisfazione.
Dopo aver selezionato le varie decals da usare ed aver determinato il loro ordine di applicazione, è il momento di iniziare l’operazione di applicazione delle stesse. La fase più importanteè quella di preparare dei numerosi segnali che ci diano il tempo di assicurarsi che la posizione delle decals sia quella esatta, prima di fissarle definitivamente al modello stesso. Come si può vedere nella foto a lato, alcune gocce di acqua distillata, vengono posizionate sulla superficie dove la decal verrà applicata. Una volta che la decal è in posizione, l’acqua può essere eliminata usando in modo delicato un pennello. Durante questa fase è importante controllare in continuazione la posizione della decalda tutti gli angoli e paragonarla con quella indicata
nella foto. I prodotti ammorbidenti possono essere usati qualora fosse necessario spostarla leggermente. Ciò rallenterà il processo di essiccazione della colla adesiva della decal.
Con i loghi più grandi in posizione, si può iniziare l’operazione per posizionare quelli più piccoli dedicati agli sponsors. Quasi improvvisamente il modello inizia ad avere un apparenza molto più simile a quella del modello originale. Una volta che tutte le decals sono applicate correttamente,
il tutto può essere rifinito con una vernice trasparente, come descritto alla Sezione 2.16, e messo da una parte ad asciugare completamente prima di
iniziare l’operazione d’assemblaggio.
I supporti verticali e i freni della MP4/23 sono forniti come parti singole in metallo fuso. Le prese d’aria per raffreddamento dei freni vengono perforate usando uno spillo. Delle piccole etichette fotoincise, da usare per la parte interna del supporto verticale posteriore, vengono fornite con il kit. Queste vengono curvate arrotondandole intorno ad una impugnatura di una lima. Per creare un contrasto con i bracci trasversali delle sospensioni ricoperte dalle decalcomanie, i supporti verticali vengono verniciati con una vernice semi-lucida nera. Qualora si desiderasse, questi componenti possono essere ricoperti con delle decalcomanie con una trama di carbonio.
Le parti del tubo di scarico vengono levigate leggermente e lucidate con una paglietta di ferro, in modo da garantire una superficie perfettamente
lucida. Quando è necessario levigare delle parti rotonde, è consigliabile avvolgere le parti in fogli di carta vetrata fine e situare la parte all’interno della carta vetrata, facendola ruotare su se stessa. In questo modo è possibile, assicurare una levigatura
uniforme su tutta la superficie. Il tubo di scarico può essere levigato e lucidato usando un composto per la lucidatura Tamiya e garantendo in questo
modo una rifinitura estremamente lucida. Uno spillo viene usato per perforare la parte finale del tubo. In caso di preferenza, il modellista può scegliere di applicare al tubo di scappamento un prodotto per scolorirne leggermente il colore. Ciò può essere conseguito
usando un colore chiaro molto diluito (fumo, verde, blu, porpora, ecc.) oppure come in questo caso un kit Tamiya per le erosioni.
Come molti altri dettagli particolari la telecamera è verniciata in nero e ricoperta con le decals fornite con il kit.
Dopo aver terminato tutte le operazioni di verniciatura, si può iniziare ad effettuare l’assemblaggio finale. La prima operazione è quella di sistemare
il cruscotto, il sedile e il volante nella carrozzeria. Il modo più semplice per installare il cruscotto e il sedile è quello di effettuare questa operazione
tendendo il modello alla rovescia. Queste parti devono essere sistemate molto delicatamente, dopodiché è necessario spargere un filo di supercolla sulle linee di giuntura. Dato che le parti sono molto leggere, un filo di colla è sufficiente per tenerle attaccate nella loro posizione.
Nella zona dove il tubo di scarico sporge dalla carrozzeria, bisogna verniciare con un pennello una vernice uniforme nera. Una volta che l’assemblaggio del modello è terminato, questa sezione del tubo sarà quasi tutta coperta, ma la vernice nera aiuterà a dare una impressione di maggiore ombra e profondità. Gli schermi di protezione dal calore situati sotto il tubo di scarico, sono stati verniciati con una vernice di un colore di alluminio uniforme, per contrastare in questo modo il colore cromo delle parti circostanti. Per terminare l’operazione, il tubo di scarico viene
sistemato e fissato nella sua posizione, con una minima quantità di supercolla.
A seguire, bisogna installare il braccio inferiore della sospensione anteriore. Questa parte è leggermente flessibile, in modo da permettere l’inserimento dei perni di collegamento nei fori che si trovano sulle estremità della carrozzeria. Una minuta quantità di supercolla extra diluita, può essere usata sulla parte inferiore dei punti di collegamento. La colla si infiltrerà all’interno di questi punti garantendo il fissaggio del componente stesso.
Il modello MP4/23 include tra il sotto fondo della macchina e la carrozzeria una serie di accessori verticali aerodinamici. Per assicurarsi che l’operazione di assemblaggio di questi accessori sia effettuata in modo corretto, è necessario posizionare la carrozzeria sul sotto fondo (ma non attaccarla). A seguire, posizionare il modello completo su una superficie piana e stabile, dopodiché sollevare di un paio di millimetri la carrozzeria ed inserire le parti in questione ad una ad una. Una volta che le parti sono inserite e che la carrozzeria è stata nuovamente posizionata sul sotto fondo, un filo di supercolla deve essere immesso sulle estremità interne di collegamento tra gli accessori verticali e il sotto fondo della macchina. Questa colla sarà invisibile quando l’assemblaggio sarà completato. Nella foto a lato si può vedere come la carrozzeria sia stata alzata sopra il sotto fondo, così da poter vedere gli accessori collegati al sotto fondo stesso. Quando l’operazione è completata, la carrozzeria e il sotto fondo vengono uniti insieme con una vite.
La prossima operazione è l’assemblaggio della sospensione e i suoi supporti. Questo processo è stato ampiamente descritto nelle istruzioni ma pensiamo sia opportuno sottolineare quanto sia importante non solo fare delle prove di assemblaggio di tutte le parti, ma anche controllare la sequenza dell’operazione prima di iniziare l’assemblaggio definitivo delle parti stesse. A questo punto bisogna fissare il braccio trasversale inferiore della sospensione e i suoi supporti, controllandone l’altezza dal suolo (vedere Sezione 2.17). Dopodiché si deve aggiungere l’asta di comando della sospensione per fissare l’altezza desiderata. A questo punto si può accorciare il semi asse alla lunghezza desiderata e assemblarlo. La barra di accoppiamento e il braccio trasversale superiore della sospensione completa l’assemblaggio di questo componente. Per garantire che tutte le parti siano fissate correttamente, aggiungere un filo di supercolla a tutte le giunture di collegamento che non sono visibili quando il modello è assemblato. Sulla parte anteriore, la vicinanza tra il braccio trasversale superiore della sospensione e l’asta di comando, significa che ambedue le parti devono essere inserite e unite nella macchina prima che il supporto venga assemblato.
Molto altri accessori aerodinamici possono essere aggiunti e assemblati con alcune gocce di supercolla. Alcuni modellisti preferiscono usare una colla a due componenti, perché questo tipo di colla concede più tempo per posizionare le parti, evitando in questo modo che la supercolla si solidifichi
troppo velocemente; se si usano solo delle gocce di supercolla però, questo problema non dovrebbe esistere. Personalmente, è preferibile usare della supercolla senza perdere ulteriore tempo a mescolare i due componenti. A questo punto viene verniciata anche la parte interna della air box. Una sottile strip di decal al carbonio viene inserita attorcigliandola all’interno della stessa, in modo di dare una apparenza molto intensa alla parte interiore verniciata in nero.
Dopo aver ripulito i punti di unione da qualsiasi residuo di vernice, si incolla la base stampata in fotoincisione al fondo del piano di appoggio principale. Secondo la preferenza, le alette di carbonio possono essere fissate prima o dopo che il piano di appoggio sia fissato alla carrozzeria della macchina. Nella foto sotto, manca una delle parti in carbonio che dovrebbe essere situata sulla parte posteriore dei piani di appoggio. Questa parte viene fissata per ultima, in modo da essere certi che sia parallela con la superficie del suolo. Ricordatevi di fissare il punto di unione superiore anteriore al monoscocca, dato che questo deve essere stretto tra il piano di appoggio e la carrozzeria.
Il punto principale di unione dei piani di appoggio anteriori è sui lati della carrozzeria, si trova vicino al braccio trasversale inferiore della sospensione; comunque, questa parte è anche sostenuta dalla base. Benché sia composto da sezioni molto sottili, questo assemblaggio è realmente molto robusto.
Le ruote devono essere assemblate e fissate, seguendo le istruzioni indicate nella Sezione 2.17. Purché i mozzi verticali vengano assemblati in modo corretto, questa dovrebbe essere una operazione semplice e veloce.
Per avere la certezza che l’alettone anteriore venga assemblato in modo simmetrico, bisogna assicurarsi di seguire molto accuratamente le istruzioni d’assemblaggio. Dato che la parte centrale dell’alettone è curvato strettamente intorno al musetto della macchina, se questo è stato assemblato completamente in precedenza, fissare l’alettone può essere una operazione molto difficile. Una alternativa, potrebbe essere quella di fissare al musetto della macchina gli elementi principali dell’alettone e un supporto, come in fatti si può vedere nella foto a lato. Il ponte dell’alettone viene in seguito, situato nella sua posizione contro il supporto già fissato. Per terminare l’operazione, il secondo supporto viene fissato stringendo in questo modo strettamente il ponte dell’alettone nella sua posizione. Il tipo di colla a due componenti, è la colla migliore da usare in questa operazione, perché concede più tempo per posizionare correttamente le parti prima che inizino a indurirsi.
Con questo kit vengono anche forniti dadi torniti per le ruote, che possono essere fissati nella loro posizione mediante l’uso di supercolla. La
prossima operazione è quella di fissare i copri ruote anteriori. Fate molta attenzione nell’effettuare la posizione dei dischi, dato che questi non ruotano con le ruote.
Per finire, la parte vuota intorno al camino viene verniciata con vernice nera, l’antenna e le parti del tubo di Pitot vengono sistemati sulla parte superiore della carrozzeria e il modello è completamente finito. La targhetta con la descrizione del modello è una decal ed è inclusa nel kit. Le
seguenti fotografie sono state scattate all’interno di una tenda.