Questo manuale di istruzioni è stato preparato per accompagnare la gamma di modelli Tameo Kits di Formula 1, in scala 1/43. Lo scopo principale è di provvedere una visione d’insieme (passo/passo) delle varie tecniche esistenti per principianti, unitamente a quelle per assemblatori già esperti e per incoraggiare tutti i modellisti ad assemblare i kit in scala 1/43.
La scala 1/43 è molto popolare da parecchi anni tra gli appassionati montatori e collezionisti che apprezzano l’opportunità di possedere una grande collezione di modelli anche in uno spazio limitato. I kit 1/43 sono forse meno conosciuti rispetto ai più comuni modelli in plastica in scala 1/20 o 1/24, ma danno la possibilità di espandere la collezione in una molto più grande gamma di soggetti diversi, permettendo ai modellisti di costruire, anche in spazi limitati, una collezione di modelli che siano per loro particolarmente interessanti
Durante gli ultimi anni la Tameo Kits ha fatto degli investimenti considerevoli per migliorare e rendere sempre più innovativi i progetti e le tecniche di produzione dei suoi kits. Tutti i modelli vengono progettati usando esclusivamente disegni e tecniche di produzione
computerizzate con il risultato di ottenere dei modelli finiti con alti livelli di dettagli e accuratezza.
Tameo Kits è una piccola azienda artigiana altamente specializzata nella produzione esclusiva di modelli in scala 1/43; questi sono modelli fabbricati esclusivamente in metallo. Dal 1983, produciamo e commercializziamo kits di varie monoposto di Formula 1, che hanno partecipato in tutte le più importanti gare. Tutte le operazioni relative al planning, progettazione, fabbricazione di prototipi, fusione, produzione della attrezzature per la preparazione delle decalcomanie e fotoincisioni, sono effettuate all’interno dell’azienda. L’uso delle più avanzate e moderne tecnologie computerizzate, unite con la grande maestria del personale, permette il vantaggio di poter offrire a tutti i collezionisti, dei modelli che sono sempre in conformità con gli standard di alta qualità richiesti da un mercato che è sempre in continua evoluzione.
Il catalogo generale della Tameo Kits include circa 600 modelli diversi che coprono un periodo che va dal 1952 alle più recenti monoposto. La lista completa dei vari modelli è disponibile sul sito della Tameo Kits www.tameokits.com, sul catalogo Tameo chiamato “Turtle Soup 3, come pure sul sito di molti dealers che trattano i prodotti Tameo Kits.
Oltre a coprire molte stagioni di corse automobilistiche, la gamma Tameo include anche una grande varietà di kits di diversi tipi
prodotti esclusivamente in metallo bianco. Detti modelli, includono una parte sempre più numerosa di componenti in fotoincisione, mentre i modelli più recenti, disegnati totalmente sul computer, evidenziando una altissima qualità di dettagli. I kits più dettagliati sono la serie World Champion Tameo (WCT) e i “Super Kits” che sono inclusi nella gamma TMK. Questi kits hanno la particolarità che le componenti della carrozzeria possono essere rimossi lasciando in vista le parti meccaniche. Lo scopo di questi modelli, è di poter fornire la più accurata riproduzione possibile del modello originale. I dati riguardanti le varie collezioni sono disponibili sul sito della Tameo Kits.
Un altro aspetto da considerare nella scelta di un kit è la complessità del modello originale. Le moderne monoposto che partecipano al Gran Premio, includono un impressionante numero di componenti aerodinamici, così che anche un kit senza dettagli, può diventare un progetto impegnativo. La cosa più importante è di scegliere un modello al quale si è particolarmente interessati, questo aiuterà la vostra motivazione e perseveranza durante l’assemblaggio del kit. Come “primo modello da assemblare” di questo manuale, abbiamo scelto uno dei più recenti kits della Tameo; la Ferrari F1/89. Questo è un modello con un numero molto elevato e dettagliato di particolari, ma la qualità del disegno e sviluppo del kit lo rende un progetto realistico anche per principianti. Per tifosi di altre scuderie, una gamma di altri kits nella linea Tameo e Silverline possono essere progetti particolarmente validi per iniziare una attività di modellista e assemblare il primo kit.
Dopo aver deciso la scelta del kit, il secondo passo da intraprendere è quello di trovare il rivenditore che sia in grado di fornirvelo.
I modelli Tameo sono commercializzati attraverso una rete di distributori che si estende a molti paesi. Il sito della Tameo Kits vi potrà fornire una lista di questi distributori, dandovi la possibilità di rivolgervi al vostro rivenditore più vicino. In molti paesi, i modelli Tameo sono disponibili in negozi specializzati per la vendita al dettaglio, ma nella maggioranza dei casi, l’opzione più facile è quella di ordinare per corrispondenza.
Un numero considerevole di distributori hanno un loro sito per l’evasione degli ordini. In qualsiasi caso è sempre meglio controllare in anticipo l’esistenza in stock del kit desiderato. Data l’estensione della gamma di kits della Tameo, i distributori sono inclini a tenere in stock, solo una piccola selezione di modelli e la lista di ordini inevasi da parte del fabbricante può portare in molti casi ad una attesa di circa due mesi prima che l’ordine venga evaso.
E’ consigliabile richiedere una quotazione sui costi di spedizione del kit, dato che questi possono variare da paese a paese. Parecchi
siti forniscono informazioni dettagliate su trasporto e relativi costi, ma è sempre meglio che per il primo ordine, questi costi siano confermati in precedenza. Per finire, se non avete mai in precedenza fatto ordini per corrispondenza, è molto importante che controlliate se nel vostro paese esistono tasse speciali per l’importazione di questi articoli. Al riguardo esistono legislazioni fiscali diverse in molti paesi, ed è meglio informarsi per sapere quale è veramente la situazione, prima di avere delle brutte sorprese al momento di ricevere il kit per posta.
Gli elementi principali riguardanti lo spazio necessario per una soddisfacente operazione di assemblaggio del modello, sono una superficie piana e stabile, una sedia comoda e una ambiente molto luminoso. Se possibile, l’ideale sarebbe di poter dedicare a questa operazione una scrivania o un tavolo, e usarlo sino a che l’operazione stessa sia completata. Nel caso in cui ciò non sia possibile, e sia necessario riordinare il tutto al termine di ogni sessione, può essere utile avere a disposizione una robusta scatola di cartone con un fondo piano (un esempio può essere il tipo delle scatole in cui vengono imballati i kits originali). Ciò per minimizzare il rischio di smarrimento dei componenti del modello.
Se avete la fortuna di poter dedicare una superficie particolare per l’operazione di assemblaggio del modello, avete l’opportunità di organizzarvi nello spazio necessario, assicurandovi che tutti gli utensili e materiali siano sempre a portata di mano. Il posto di lavoro di un modellista è unico (quasi come le impronte digitali) dato che riflette le abitudini e le tecniche individuali di ciascun modellista. La disposizione e sistemazione degli attrezzi e materiali visibili nelle fotografie, è stata sviluppata su esperienze personali di oltre 10 anni, ma quasi certamente tutto ciò cambierà nel futuro, data l’evoluzione di nuove tecniche e di nuove idee che vengono acquisite da altri modellisti. La scrivania dove eseguo il mio lavoro di assemblaggio è stata acquistata in un punto di vendita di materiali per l’ufficio e come si può vedere nelle fotografie, il piano di lavoro è largo e spazioso e incorpora una serie di vari ripiani situati su un livello superiore del piano di lavoro stesso, che servono da ripostiglio degli attrezzi e di materiali diversi. Tutti i modellisti conoscono il disordine caotico che esiste normalmente al termine di una lunga sessione di lavoro.
Sulla superficie della scrivania, come si vede nella foto, è posizionato un piccolo tappetino per il ritaglio di materiali e un blocco di legno perforato, per bloccare i vari componenti, durante l’operazione e mentre si aspetta che la vernice si asciughi.
Nella parte inferiore della scrivania, c’è un pannello scorrevole che viene usato come raccoglitore di tutti i piccoli barattoli di vernice a altri arnesi vari. Sotto la scrivania ho una serie di scatole di cartone contenenti vari kit, non ancora assemblati. Questi kits sono tutti catalogati su un registro in modo da poter individuare il kit desiderato, al momento di iniziare a lavorare su un nuovo progetto.
Una serie di cassetti di plastica sono stati aggiunti ai cassetti normali, al fine di ottenere un maggiore spazio per il magazzinaggio dei componenti e materiale vario. Ogni cassetto viene usato esclusivamente per contenere un tipo di prodotto o componenti. Per esempio, esistono cassetti separati per le decalcomanie di fibra di carbonio di differenti misure, colori e disegni; un altro cassetto contiene asticelle di metallo e tubi. Un altro cassetto contiene fotoincisioni e componenti torniti incluso dadi, bulloni, rivetti, ecc.
In un altro scaffale sopra la scrivania, ho fatto costruire un mobiletto personalizzato che contenga i kits, il cui assemblaggio è correttamente iniziato. Ogni panello è semplicemente un cornice in legno che può essere estratta e piazzata sul tavolo di lavoro, così da
poter iniziare immediatamente il lavoro su qualsiasi progetto. Particolarmente in questo modo si possono tenere insieme tutte le parti individuali di un kit e anche ridurre l’accumulo di polvere sui componenti.
Benché le finestre vicine alla scrivania possano provvedere una adeguata fonte di luce, la maggior parte del lavoro di assemblaggio viene
effettuata durante le ore serali e notturne. E’ perciò essenziale avere un eccellente sistema di illuminazione sul piano di lavoro.
Sul mio ci sono due lampade alogene che assicurano una luce brillante e vivida aumentando il livello di illuminazione generale esistente nel locale. Anche le lampade da scrivania al neon sono una buona idea, dato che non creano ombre e ciò può risultare molto utile
quando si lavora su piccolissimi particolari in spazi molto ristretti.
Mentre i kits 1/43 possono essere assemblati senza necessità di maggior ingrandimenti, io trovo che un piccolo ingrandimento può essere di aiuto in alcune attività di dettaglio, come dover compiere delle operazioni di cablaggio su un motore. Esistono molte soluzioni per risolvere questo problema, ma la cosa più importante è di avere una lente di alta qualità che può essere usata lasciando le mani libere. (Può essere piazzata sulla scrivania – vedi foto – oppure, sulla testa del modellista, come un visore ottico).
Come sarà illustrato nel manuale di assemblaggio del kit, i vari componenti sono normalmente montati su bacchettine di plastica; ciò rende più facile la loro movimentazione durante le operazioni di verniciatura e assemblaggio. Un gruppo di guide in plastica vengono usate per appendere e asciugare i componenti appena verniciati oppure i componenti più grandi vengono montati separatamente su blocchi di legno.
Mentre i modelli completati possono essere esposti o immagazzinati in qualsiasi posto, penso sia importante per la propria motivazione
personale, avere a portata di mano, una collezione di modelli in continua crescita. Per questa ragione, io ho una vetrina da esposizione
vicino alla mia scrivania da lavoro.
Nonostante non sia da un lato prettamente tecnico inerente allo spazio ed equipaggiamento per l’assemblaggio, pensiamo che dedicare la quantità di tempo corretta all’operazione di assemblaggio, sia un fattore molto importante per il successo del progetto stesso.
Trovare il tempo giusto, senza distrazioni di alcun tipo, è molto difficile per la maggior parte dei modellisti, ma è anche molto importante essere riposati e allertati quando si lavora con utensili molto affilati e componenti molto minuti! Un altro punto collegato a quanto sopra, è che lavorare con piccoli e molto dettagliati componenti per un lungo periodo di tempo, ci pone a rischio di eccessiva fatica e tensioni muscolari. Ogni qualvolta sia possibile raddrizzate la vostra postura prendete regolarmente delle pause durante l’operazione, e uscite all’aria fresca (non è logicamente necessario seguire esattamente l’esempio della fotografia). L’operazione di montaggio deve essere un divertimento e l’ultima cosa che voi possiate desiderare è di avere dolori di schiena o di torcicollo che vi rovinino questo divertimento.
Per ultimo, quando state preparandovi per iniziare il vostro lavoro, se inavvertitamente lasciate cadere un componente del kit, fate molta attenzione a dove cade. E’ quasi inevitabile che componenti di piccola dimensione scivolino tra le nostre mani quando state
effettuando operazioni di limatura o levigatura. Per cercare di ridurre questo problema, io lavoro sempre sopra un contenitore di plastica (vedi fotografia); questo mi aiuta non solo a raccogliere qualsiasi componente che sia caduto, ma anche a raccogliere la
polvere di limatura, ecc. In questo caso, dopo che qualsiasi componente caduto è recuperato, posso svuotare, al termine
della sessione di lavoro i residui di polvere nella pattumiera.
La maggior parte dei kits Tameo, includono un certo numero di fotografie delle auto originali; ciò serve ad aiutare il modellista
ad assemblare il modello il più accuratamente possibile. Benché non sia assolutamente necessario, qualora voi stiate considerando la
possibilità di usare una miscela di vernice personalizzata o l’aggiunta di componenti extra, può essere utile rintracciare delle foto aggiuntive per ottenere un modello particolare.
Punti di riferimento possono essere visite a Gran Premi e Musei Automobilistici o consultazioni di libri e internet. Dovete sempre fare molta attenzione a possibili modifiche che possono essere state attuate al modello originale. Molte monoposto che partecipano ai Gran Premi storici sono leggermente differenti da un Gran Premio ad un altro, e in modo particolare i modelli storici sono frequentemente modificati o aggiornati durante le operazioni di restauro. La migliore referenza è sempre quella che si ottiene da fotografie scattate durante il week-end delle corse dalle quali il kit viene modellato e realizzato.
Esistono fonti quasi infinite di referenze sui materiali, su Internet, e nelle librerie, ma due dei migliori posti dove iniziare una ricerca sono i libri con le fotografie di Rainer Schlegelmilch (in particolare delle Ferrari Formula 1, McLaren Formula 1, ecc.), siti come www.gurneyflap.com e www.F1-photo.com, www.schlegelmilch.com e Google ricerca di immagini.
Analogamente allo spazio per l’assemblaggio, anche gli attrezzi usati dal modellista possono essere numerosi e molto svariati. Per i modellisti principianti consigliamo i seguenti indispensabili attrezzi:
– Un coltello per hobby – con lame piatte e curve
– Trapano manuale – con punte da trapano da 0.6 mm e 1.0 mm
– Righello di metallo
– Pinzette
– Forbici e arnesi per tagli laterali
Ulteriori attrezzi per principianti che assemblano il loro primo kit:
– Lime – la cosa migliore è prenderne una piatta e una arrotondata
– Pennello per la vernice – per iniziare un pennello “0” ed uno più grande piatto per spolverare le varie componenti
– Carta vetrata di vari tipi
– Un piccolo cacciavite
In aggiunta agli attrezzi descritti qui sopra, ci sono altri attrezzi che possono essere molto utili per particolari applicazioni di assemblaggio.
– Punta per tracciare
– Seghetto
– Piccolo coltello per l’applicazione di stucco, fondo per vernice, ecc.
– Limette di vari tipi e misure
– Calibro
– Attrezzo per la piegatura di fotoincisioni
– Dremel od altro attrezzo motorizzato (vedi paragrafo 2.5)
Dato che i modelli Tameo sono prodotti quasi esclusivamente in metallo, l’adesivo plastico usato normalmente per operazioni di hobbystica, non serve per l’incollatura dei vari componenti. Ciò lascia ai modellisti dei Kits della Tameo la scelta tra l’uso di supercolla, colla a due componenti o effettuare una operazione di saldatura . L’uso della colla a due componenti è preferito da molti modellisti dato che normalmente ha una tenuta superiore alla supercolla e non crea tracce di “fumature” nelle giunture dei vari componenti. L’unico punto negativo è che la colla deve essere mescolata a fondo prima dell’uso e, nel caso in cui non sia applicata in parti uguali sui due componenti da incollare, questi non si incolleranno in modo effettivo e duraturo.
I lati positivi della supercolla (conosciuta anche come colla Ciano Acrilica) sono che si può usare direttamente dal flaconcino, che si asciuga molto rapidamente e che, se usata correttamente, produce una tenuta molto resistente. I punti negativi sono che la giuntura può a volte essere fragile e che il gas rilasciato dalla colla stessa può creare tracce di “fumature” vicino alle giunture. Ciò rende questo tipo di colla non appropriata per incollare componenti lisci e levigati e anche difficile per l’uso su componenti che sono stati verniciati con prodotti lucidi; sia le colle leggere che quelle super saranno descritte nel manuale di istruzione.
La colla per legno ( o specificamente “colla canopy” come illustrato nella fotografia), può essere usata per incollare dei componenti
lucidi e levigati o anche molto piccoli dato che la colla si asciuga in modo pulito, si dissolve con l’acqua ed è molto facile da ripulire nel caso in cui se ne versi inavvertitamente una parte. Altri modellisti preferiscono effettuare l’operazione di saldatura. Questa tecnica non sarà dimostrata nel manuale di assemblaggio, ma dopo aver effettuato delle prove con questo sistema, usando dei pezzi di ricambio del kit, ci saranno dei modellisti che vorranno provare questo metodo per ottenere una tenuta più potente tra componenti in fotoincisione.
Malgrado i componenti siano prodotti in modo molto preciso, è inevitabile che dopo aver terminato l’operazione di incollaggio delle più piccole giunture, queste rimangano visibili. Nella fotografia sotto che illustra il cofano motore della McLaren MP4/23, si può vedere in rilievo la giuntura dopo che i componenti sono stati incollati. Nel modello scala 1/43 è necessario che queste giunture siano riempite dopo il fissaggio, in quanto sarebbero troppo visibili. I modellisti normalmente hanno quattro opzioni per riempire l’interstizio rimasto; queste opzioni sono in relazione con la grandezza della fessura.
Per piccole imperfezioni o graffiature sulle superfici, un qualsiasi tipo di stucco può essere usato come riempimento. In modo particolare, un riempitivo solido come il prodotto per superfici Tamiya può essere spalmato sopra le parti da riempire, dopodiché
può essere levigato mediante l’uso di un foglio di carta vetrata finissima. Per componenti che devono essere incollati perfettamente o per imperfezioni sulle superfici più marcate, la quantità di riempitivo della supercolla è sufficiente per ottenere degli ottimi risultati. La colla può essere versata sulla superficie da riempire e essere levigata quando si asciuga. Ambedue tecniche verranno descritte nelle sezioni del manuale riguardante l’assemblaggio.
Per fessure leggermente più grandi e per imperfezioni generali sulle superfici, i riempitivi come “Squadron White Putty” sono molto efficaci. Questo tipo di stucco può essere spalmato sulla sezione da riempire mediante l’uso di un coltellino o di un arnese simile; dopo che lo stucco si è seccato (circa 24 ore), la parte riempita si può levigare con della carta vetrata fine. L’unico svantaggio derivante dell’uso di questo prodotto è che si restringe leggermente quando asciutto. Per una operazione di riempimento maggiore o per eventuali modifiche alla carrozzeria, uno stucco a due componenti come potrebbe essere il Milliput è l’opzione da preferire. Questo stucco richiede una miscelazione molto attenta dei due elementi ma il vantaggio è che ha una buona tenuta sul metallo, può essere trattato con una specie diversa di arnesi e spalmato leggermente mediante l’uso di un semplice pennello bagnato con l’acqua; quando è asciutto può essere levigato con carta vetrata in modo da fondersi perfettamente con gli altri componenti in metallo.
Riprodurre come i modelli originali dei Gran Premi che sono tipicamente verniciati con una rifinitura liscia e lucida, è una operazione molto difficile e ottenere un simile risultato nella preparazione di un kit è un elemento essenziale nella ricostruzione di una convincente replica di un modello in scala. Il processo di verniciatura consiste di tre fasi importanti: prima mano (mano di fondo), seconda mano di vernice a colori e terza mano di lucidatura e rifinitura. Ognuna di queste fasi può essere completata tramite l’uso di spray o di un aerografo. I modelli possono essere verniciati anche mediante l’uso di un pennello e usando un tipo di vernice molto liquido, ma data l’importanza di poter ottenere una rifinitura perfetta liscia e lucida, pensiamo che l’uso di vernice spray (tramite bomboletta o aerografo), sia molto raccomandabile.
Se consideriamo inizialmente l’operazione della “prima mano”, questa ha lo scopo di sigillare le parti in metallo con un consistente colore di base e allo stesso tempo di provvedere una base resistente in modo che le seguenti mani di verniciatura aderiscano in modo perfetto alla superficie. E’ molto importante che la vernice per la prima mano sia una vernice usata per le incisioni, in modo che possa aderire bene con la superficie di metallo. La Tamiya produce una vernice di fondo per le superficie di metallo, ma prodotti simili sono disponibili sul mercato in negozi di vernice specializzati. La Zero Paints produce anche una vernice di fondo per incisioni, da usare per applicazioni con un aerografo.
Dopo la spruzzatura del “Primer” per incisioni, bisogna applicare una mano di “Primer” bianco o grigio tramite l’uso di uno spray o di un aerografo. I prodotti Tamiya sono eccellenti, ma ripeto nuovamente, che esistono nel mercato molti altri prodotti di ottime caratteristiche. Una base di vernice a colori, appare molto più brillante se spalmata su una base bianca. Personalmente, io applico sempre 2 – 3 mani di fondo grigio Tamiya, levigando leggermente la superficie con carta vetrata dopo ogni mano; dopodiché applico due mani leggere di fondo bianco. Tutto ciò mi assicura una base eccellente per la seguente applicazione di vernice a colori.
Per quello che riguarda l’importantissima operazione di applicazione della vernice a colori, per prima cosa scegliete attentamente il tipo di vernice che desiderate usare (vernice alla cellulosa o acrilica e di tipo spray o per aerografo) e poi abbinate perfettamente il colore del modello originale a quello del modello che state costruendo.
Le bombolette spray sono facilmente reperibili, semplici da usare e offrono un buon livello di copertura. I punti negativi sono che la quantità di vernice spruzzata non può essere controllata e per ottenere una buona copertura di vernice, può richiedere una più intensa operazione di spruzzatura. Lo spray può essere usato per la verniciatura dei componenti della carrozzeria durante la costruzione della prima sezione, e per una varia quantità di altre applicazioni nelle altre sezioni; usando questo metodo è possibile ottenere degli eccellenti risultati.
L’operazione di verniciatura, mediante l’uso di un aerografo, può essere preferita al sistema di verniciatura a spray, dato che permette una miscela personalizzata di colori vari, un controllo maggiore nella spruzzatura della vernice e la capacità di ottenere una copertura del modello, più leggera e più regolare. L’unico problema è il tempo abbastanza lungo per la pulizia dell’aerografo tra una spruzzatura e l’altra e al termine della verniciatura; con la pratica però, questa operazione non dovrebbe durare più di 5-10 min.
L’aerografo ad aria visibile nella fotografia sotto, è un modello Paasche VL ad azione doppia. Questo modello ha oltre 15 anni di vita, e se cercate un rivenditore di questi prodotti, troverete certamente una varia gamma di modelli più recenti.
Un aerografo richiede l’uso di un compressore, una tubazione d’aria e logicamente la pistola stessa. La vernice viene mescolata sino
ad ottenere il colore desiderato, resa fluida e introdotta nell’aerografo tramite l’uso di una coppetta per vernice. Una pistola a “doppia azione” permette il flusso di ambedue aria e vernice, che possono essere così controllate separatamente, permettendo in questo modo una più grande flessibilità. Dopo che la vernice a colori è stata spruzzata, il liquido per la ripulitura, può essere versato nella coppetta della vernice e soffiato attraverso la pistola, in modo da ripulirla dalla vernice. Più avanti, descriveremo in modo più dettagliato l’uso della pistola ad aria.
Dato che le monoposto che partecipano ai Gran Premi sono verniciate in una unica e personalizzata miscela di vernici varie, trovare i colori corretti quando si costruisce un modello può essere veramente difficile. Quando un colore molto simile all’originale, è disponibile nella gamma delle vernici Tamiya, la Tameo fornisce il corretto codice oppure consiglia un numero di referenza per vernici per autovetture. La maggior parte di fornitori di vernici per autovetture offrono un servizio per l’abbinamento dei colori e possono fornire una miscela di vernici pronte al momento, per essere usate. Comunque, anche colori che apparentemente sono “abbinati”, possono in realtà essere differenti, come è possibile vedere in questa collezione di opzioni di colori della Ferrari 2007.
Dopo l’applicazione delle decals, la fase finale della verniciatura dei modelli è l’operazione di spruzzatura del trasparente. Come con altri tipi di prodotti, sono disponibili varie opzioni; da bombolette spray a speciali trasparenti per aeropenne, prodotti per lucidare i pavimenti ecc. L’applicazione di prodotti per lucidare sarà discussa più dettagliatamente nei manuali di costruzione, ma risultati eccellenti sono possibili usando qualsiasi delle opzioni disponibili. I modellisti dovrebbero sperimentarle tutte sino a trovare quella che preferiscono.
Le operazioni di levigatura per eliminare qualsiasi imperfezione sono molto importanti per il successo finale della costruzione del
modello. Queste varie fasi saranno dimostrate nelle relative sezioni, ma nella foto a lato indichiamo la gamma di carte vetrate che è
normalmente disponibile sia nei negozi di ferramenta che nei negozi di articoli per modellismo unitamente al tipo di panno da usare per la lucidatura di parti verniciate.
I prodotti per la rifinitura sono molto utili per la lucidatura delle parti verniciate a lucido dopo la levigatura. Alcuni modellisti hanno conseguito dei notevoli successi nell’ottenere una finitura lucida, usando della cera per modellatura. Anche in questo caso, sperimentare con prodotti diversi aiuterà i modellisti a trovare il prodotto migliore per loro.
Mentre questo manuale per la costruzione vuole dimostrare i molti aspetti dell’operazione di assemblaggio e finitura dei modelli in scala 1/43, può logicamente solo presentare le esperienze, le tecniche e i modi di affrontare i problemi, applicate da un solo modellista.
I diari di costruzione e le fotografie di vari modelli finiti, si possono trovare sia sul sito della Tameo Kits che su web forum come
www.f1m.com. Tutti questi siti forniscono una gamma molto varia di suggerimenti e consigli per i modellisti. I forum su internet hanno aggiunto grandi possibilità perché qualsiasi richiesta di assistenza e informazioni specifiche possano essere inserite nei gruppi di discussione.
Anche se molti amatori costruiscono i kits per la loro personale soddisfazione, poter mostrare fotografie digitali della vostra abilità
alla famiglia ed agli amici, è un modo molto simpatico per mostrare di cosa siete capaci. Io sono solamente un fotografo principiante, e certamente si potrebbe riempire un libro sulle tecniche della fotografia e relativo equipaggiamento. Ma nonostante ciò, penso che alcuni suggerimenti potrebbero invogliarvi a iniziare anche voi, questa attività. L’aspetto più importante nell’ottenere delle buone fotografie dei vostri modelli è di lavorare in un ambiente con una sufficiente qualità di luce naturale, “ofuscarla” leggermente in modo da eliminare ogni zona di ombra, chiarezza di colori e profondità di campo.
Le fotografie in questo manuale di costruzione sono state prese con una Canon Powershot S1 15 che consente immagini a 3.2 megapixel.
Questa fotocamera è abbastanza piccola per permettere di scattare fotografie “in progress” delle varie tecniche di modellazione. Le fotografie sono normalmente scattate ad una esposizione di 1/160, ASA velocità 100, F3.2. I modelli finiti sono normalmente fotografati mediante l’uso di una macchina fotografica modello Sony Alpha 350, che assicura un controllo maggiore sull’immagine ed una risoluzione più alta.
Per l’illuminazione uso due lampade fotografiche di colore naturale al neon da 70W con diffusore. Le fotografie sul piano di lavoro
sono prese con la luce diretta dalla lampada, mentre fotografie prese su fondo chiaro (incluso tutte le foto dei modelli finiti) sono quasi sempre prese all’interno di una leggera tenda ( come si può vedere nella foto a lato). Questo tipo di tenda si può trovare nei negozi specializzati, ma comunque un simile effetto si può ottenere usando della carta da cucina o tessuti leggeri usati per “ofuscare” la luce e della lampade al neon standard (o anche luce del giorno naturale) come sorgenti di luce. Esistono molti corsi di insegnamento su Internet, in relazione a come fotografare cose e oggetti immobili, ma non esiste sostituto al condurre personalmente degli esperimenti e a prendere nota accuratamente di tutti i vari procedimenti sino a trovare la formula migliore.
Sembrerà che io dica una cosa ovvia, ma è estremamente importante, quando si lavora usando coltelli e altri arnesi da taglio, di sviluppare delle tecniche che garantiscano la sicurezza durante le varie operazioni di modellazione. Le lame specifiche usate per questo tipo di lavoro (specialmente quando sono nuove) sono estremamente affilate ed esiste un reale pericolo di lesioni /ferite se vengono a contatto con la pelle. Durante le operazioni di taglio, assicurarsi sempre di tenere in mano i componenti in modo che le dita siano sempre dietro la lama, e che la direzione di taglio sia opposta alla posizione del corpo. Quando è possibile operare il taglio direttamente su un apposito tappetino. Alcuni dei più conosciuti coltellini disponibili per la modellazione, hanno delle impugnature arrotondate in modo che, se scivolano di mano, possono rotolare sul piano di lavoro o al suolo. Ciò può creare un rischio di ferite alle gambe o ai piedi nel caso che la lama cada su di loro. Una soluzione a questo possibile problema è di incollare sull’impugnatura (usando della supercolla) un piccolo pezzo di plastica, in modo da impedire che possa iniziare a rotolare su se stesso.
Un’altra possibile preoccupazione è quella di inalare esalazioni dalla vernice o semplicemente polvere. Le esalazioni di alcuni materiali usati, possono potenzialmente danneggiare la vostra salute. Leggete sempre molto attentamente gli specifici avvertimenti sui pericoli per la salute, esistenti in tutti prodotti che usate, e se avete dei dubbi richiedete ulteriori informazioni dal vostro fornitore di vernici o al vostro medico. Delle mascherine sono disponibili in tutti i negozi specializzati di vernici e usare le mascherine è sempre consigliabile quando si esegue l’operazione di verniciatura ciò è specialmente consigliato quando si lavora in ambienti con limitata ventilazione.
Per finire, uno dei peggiori nemici di una buona costruzione di modelli, è la stanchezza e la fatica. Nulla riesce ad interferire su una linea di vernice spruzzata in modo errato o di una operazione di limatura eseguita malamente, come occhi affaticati o dita stanche.
Se vi sentite stanchi, prendetevi una sosta. Il modello sarà ancora al suo posto domani. Ricordate a voi stessi che nulla rallenta i
vostri progressi più che dover riparare una operazione già eseguita perché è effettuata in modo errato. Quando succederà anche a voi di trovarvi nella situazione di dover affrontare una notte completa di lavoro, nel tentativo di terminare l’assemblaggio di un modello prima di una esibizione o presentazione, potrete comprendere l’umorismo della foto accanto. Forse però è solo crudeltà….